PRESENTAZIONE
Le Linee Guida sono tornate a essere al centro
dell’attenzione dei professionisti sanitari per tre motivi:
• il primo per il problema relativo alla responsabilità
professionale, a seguito dell’approvazione della legge
24/2017 che rivaluta il ruolo delle evidenze che originano
dalla ricerca clinico-assistenziale e spinge a considerare
la qualità delle raccomandazioni sintetizzate nelle linee
guida, ma anche il ruolo delle buone pratiche clinico-assistenziali
(procedure e protocolli);
• il secondo, assolutamente più importante, se le prove
scientifiche, che producono le raccomandazioni clinico-
assistenziali sintetizzate nelle linee guida basate sulle
evidenze, sono credibili ed affidabili;
• il terzo se queste linee guida sono trasferibili nella
realtà in cui si opera.
Il secondo e terzo motivo sono dovuti ai loro limiti, ben
conosciuti, che sono:
• il non essere sviluppate a partire da revisioni sistematiche di
buona qualità e ben condotte;
• il non esplicitare in modo esauriente i criteri seguiti per selezionare
e valutare le prove;
• l’essere troppo dipendenti dall’opinione degli esperti;
• il disattendere gli standard metodologici rispetto all’identificazione
e alla sintesi delle evidenze disponibili e alla formulazione
di raccomandazioni;
• il non adattarsi abbastanza delle raccomandazioni generali ai
contesti in cui dovrebbero essere implementate;
• il non essere preparate e pubblicate in modo tempestivo;
• il fatto che le linee-guida sono spesso prodotte e pubblicate
senza ricorrere ad un percorso strutturato di peer review, il che
rende ancora più necessaria una valutazione critica dei documenti
da parte degli utilizzatori, che spesso però non hanno né
il tempo né le conoscenze necessarie per effettuare una revisione
autonoma dei contenuti;
• il condizionamento della validità delle raccomandazioni per i
conflitti di interesse di alcuni tra gli autori delle linee guide (sarebbe
opportuno valutare bene anche quelle di istituzioni o società scientifiche
riconosciute).
OBIETTIVI DEL CORSO
Ogni professionista sanitario, che svolge la sua attività nelle
aziende sanitarie, è chiamato a utilizzare procedure (descrivono
e specificano il tipo delle attività clinico-assistenziali
che dovranno essere svolte) e protocolli (descrivono la modalità
di esecuzione di queste stesse attività clinico-assistenziali).
Se si vuole ottenere però delle prestazioni sanitarie efficaci,
per poter progettare le procedure e successivamente i protocolli
è necessario partire dalle linee guida (specificano il
perché si dovrebbe svolgere un’attività clinico-assistenziale
in un certo modo).
Il problema è però che l’eccessiva quantità e complessità
della letteratura, oggi disponibile e i risultati molto spesso
contradditori per la variabilità delle raccomandazioni sintetizzate
nelle linee guida (fra l’altro molti studi clinico-assistenziali
pubblicati anche su riviste importanti vengono ritirati),
rendono molto difficile comprendere:
• quali interventi portano benefici effettivi;
• quali possono comportare problemi di sicurezza;
• quali sono sostenuti da prove incerte o poco convincenti
(questo vale anche spesso per le linee guida prodotte da
istituzioni o società scientifiche riconosciute).